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Atena con serpente |
Alessandro Algardi |
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beni mobili |
beni storici e artistici |
scultura |
Ludovico Ludovisi |
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Minerva, Atena, Pallade |
scultura |
marmo |
La statua è stata profondamente restaurata e aggiornata al gusto collezionistico dell’epoca dall’Algardi. Il cardinale Ludovisi, infatti, desiderava possedere una statua che potesse competere con l’Atena Giustiniani, da molti individuata come modello ispiratore di quest’ultima. Numerose sono le innovazioni dell’Algardi: il volto dell’Atena, completamente di invenzione moderna, presenta la dea come una fanciulla, donando una fiera freschezza giovanile a tutta la composizione. Il piede destro, inoltre, che l’Algardi realizza alzato rispetto al suolo, che sembra sfiorare il tronco d’albero sulla destra, suggerisce una concreta idea di movimento. |
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Testa e collo, avambraccio e mano destra e sinistra, collo e testa del serpente, tutta la parte inferiore a partire dal ginocchio in giù, compresi il tronco dell’albero e il plinto. |
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Amore e Psiche |
Ippolito Buzzi |
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beni mobili |
beni storici e artistici |
scultura |
Ludovico Ludovisi |
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Salmace e Ermafrodito, Amore e Salmace, Bacco e Arianna, Ninfa e Amore, Amore e Psiche |
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marmo |
La composizione ideata e creata dal Buzzi integra i pezzi antichi insieme alla scultura moderna e li trasmuta insieme in una nuova composizione di gusto pienamente barocco. Da notare come la testa abbinata al corpo femminile rivestito in un abbondante panneggio fosse una testa maschile. |
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Gruppo interamente di invenzione di Ippolito Buzi (Buzzi, o Buzio) che utilizza due teste e un torso giovanile antichi. |
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Rilievo con testa di Marte elmata |
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beni mobili |
beni storici e artistici |
scultura |
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Pirro, Marte, Lucio Scipione |
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marmo |
La testa colossale, staccata da un rilievo, proviene dalla collezione Cesi ed è nota già dal Cinquecento. Marte è rappresentato di profilo, con il volto incorniciato da una folta barba. Il busto è un aggiunta cinquecentesca di scultore anonimo che ha utilizzato parte di un capitello pesantemente rilavorato e adattato nella porzione della corazza e della spalla sinistra. |
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Busto, corazza, la punta del naso, la testa della sfinge sull’elmo, ultime tre piume del pennacchio. Lo spallaccio destro è di un marmo diverso (carrara). |
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Dadoforo |
Alessandro Algardi |
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beni mobili |
beni storici e artistici |
scultura |
Ludovico Ludovisi |
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Prometeo |
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marmo |
La parte antica della composizione è minima, ci troviamo di fronte, anche in questo caso, a quello che possiamo definire una statua moderna che utilizza materiale antico per la base della composizione. Dei restauri e delle integrazioni se ne occupò Alessandro Algardi, aggiungendo al torso antico una testa moderna e ricostruendo completamente le braccia. Nonostante il giovane si protenda verso il sole con il braccio destro e le gambe siano in moto, il movimento si comprime sul torso e risulta per questo sbilanciata. |
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Tutta la parte superiore e inferiore, compreso il tronco d'albero e gli attributi, tranne il torso e parte delle cosce. |
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Apollo citaredo (8594) |
Ippolito Buzzi |
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beni mobili |
beni storici e artistici |
scultura |
Ludovico Ludovisi |
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Apollo |
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marmo |
In questo caso il restauro e le integrazioni Seicentesche attribuite al Buzzi vanno a plasmare quasi interamente la statua e si diramano intorno ad un originale torso acefalo su rialzo rupestre. Il modello è quello lisippeo dell’Apollo a riposo, con la cetra in mano. |
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Testa e collo, braccia e spalle destra e sinistra, lira, gamba sinistra, ginocchio sinistro, mantello, parte della roccia. Integrazioni vicino all'ombelico, sul petto e sulla coscia destra. Il piede sinistro è originale. |
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Apollo citaredo (8590) |
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beni mobili |
beni storici e artistici |
scultura |
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Apollo |
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marmo |
Altra replica dell’Apollo citaredo di cui sopra. In questo caso l’aggiunta della cetra a lato della gamba sinistra obbliga il restauratore ad allungare entrambe le braccia in maniera innaturale. La resa è quindi impacciata e tradisce la tradizionale iconografia del dio a riposo. |
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Braccio sinistro, spalla e parte del petto destro sembrano riattaccati anche se dello strssso marmo. La testa antica è stata riadattata e sono stati aggiunti la cetra e il supporto. Restaurate con marmi diversi parte della coscia sinistra, il manto e la gamba, il panneggio, la base rocciosa sul lato destro. |
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Ares Ludovisi |
Gianlorenzo Bernini |
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beni mobili |
beni storici e artistici |
scultura |
Ludovico Ludovisi |
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Marte in riposo, guerriero seduto, Adone, Ares |
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marmo |
Tra le più pregevoli statue della collezione Ludovisi, l’Ares rappresenta il dio seduto, in atteggiamento di riposo, con un Amorino sorridente che gioca ai suoi piedi. Copia romana di un originale greco, molti e dibattuti sono gli autori originali della statua primigenia, come è anche dibattuta la presenza dell’Amorino. Anche a seguito del restauro berniniano (che non va a modificare elementi essenziali, ma prevalentemente ad integrare mancanze), l’opera mantiene quell’aura di tempestosa pacatezza e di nobile semplicità che la fece diventare una delle sculture maggiormente studiate, copiate e reinterpretate durante il Settecento, in piena riscoperta del gusto classico. |
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Nell’Ares: naso (tranne la narice destra), mano destra (tranne l'attacco), punta del pollice ed estremità dell’indice della mano sinistra, il piede destro (tranne il tallone), il membro virile, l’elsa della spada. Nell’Eros: testa, braccio sinistro, braccio destro fino al gomito, piede destro, punta dell’ala sinistra, la faretra. Tutta la parte superiore e il lato sinistro dello scudo, il mantello presenta varie integrazioni, il plinto è stato tagliato Tutta la parte superiore e il lato sinistro dello scudo, il mantello presenta varie integrazioni, il plinto è stato tagliato. |
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